IL DISAGIO DELLA GIOVENTU’
L’adolescenza è quando i genitori vanno in crisi?!
"...lunatico, irascibile, chiuso, schivo, strafottente, eclissato, minaccioso, con la testa fra le nuvole, egoista, ecc.".
In campo infantile e adolescenziale bisogna sempre chiedersi se gli aspetti critici del comportamento osservabili si riferiscono allo sviluppo emotivo dell’età oppure ad una vera e propria psicopatologia dell’individuo, come definita dai noti manuali diagnostici.
Per arrivare ad un quadro della situazione più chiaro possibile è fondamentale creare con l’adolescente una salda relazione, un fluido scambio di parola e uno spazio sicuro caratterizzato da dedizione e fiducia.
Ciò che l’adolescente porta in seduta ha sempre una sua validità, perché l’età adolescenziale si distingue proprio per l’effetto di purezza che trasmette.
L’adolescente rivendica generalmente il proprio pensiero e comportamento come unica verità assoluta, rifiutando spesso il dialogo o la condivisione con l’adulto (la maggior parte delle volte proprio con il genitore stesso).
Il disagio della gioventù, oggi, è, in specifiche situazioni di vita, paragonabile ad un vuoto parlante. Nel disagio adolescenziale troviamo mancanza di speranza, di coraggio e di desiderio. Proprio a questo punto, l’adolescente rischia l’atto creativo della costruzione di un falso sé. |
